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Frontex è una vergogna assoluta e il laboratorio per la repressione istituzionalizzata dei migranti ai confini. Serve tutt’altro. Su questo sono intervenuto ieri in plenaria.

E oggi il Parlamento Europeo ha negato il discarico del bilancio di Frontex. Un atto formale che però non è solo un giudizio, giustamente durissimo, sulla gestione amministrativa di Leggeri (il direttore generale dimessosi ad aprile). È una denuncia nettissima sulle responsabilità dell’agenzia rispetto ai respingimenti di migranti e alla declassificazione volta a nascondere casi evidenti di violazioni di diritti umani. Frontex è stata in questi anni uno dei bracci armati di un’Europa chiusa e disumana, che ha messo in campo anche pratiche del tutto incompatibili con i valori che stanno alla base dell’Unione. Oggi arriva un segnale importante a cui bisogna dare continuità. Serve una svolta nei comportamenti di Frontex, ma serve anche un cambiamento profondo nelle politiche UE sulla migrazione.