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Ripreso il nostro lavoro a Bruxelles, questa stamattina in Commissione sviluppo abbiamo discusso della nostra proposta di direttiva sui crimini ambientali, che introduce alcune integrazioni importanti nella legislazione europea in vigore dal 2008. Gli obbiettivi della direttiva sono di migliorare l’efficacia delle indagini e dell’azione penale (per esempio sui crimini ambientali legati ad acqua, legname, sostanze chimiche, gas serra, specie esotiche, valutazioni di impatto ambientale); eliminare imprecisioni e vaghezze nella definizione dei reati ambientali; garantire sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate; favorire le indagini transfrontaliere; migliorare la raccolta di dati statistici; migliorare le catene civili e penali all’interno dei singoli stati nazionali e nelle agenzie UE. Come relatore ombra della proposta ho sottolineato alcuni dei punti sostanziali della direttiva, in particolare l’approccio sui diritti umani e sui crimini ambientali commessi ai danni dei paesi in via di sviluppo e l’introduzione del reato di ecocidio. Questo il mio intervento.

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