IMMIGRAZIONE: IN ITALIA E IN EUROPA
C’È BISOGNO DI UNA SVOLTA
Di Pietro Bartolo, Pierfrancesco Majorino, Elly Schlein
In Italia e in Europa c’è bisogno di una svolta radicale in materia di politiche di immigrazione.
Per questo rivolgiamo al governo un appello preciso: ci si faccia carico di scelte più nette rispetto a quelle operate fin qui.
Serve una nuova legge quadro su di una materia che fin qui è stata affrontata attraverso le lenti dell’insicurezza, della paura, della fragilità dei progetti di inclusione e integrazione.
E serve una nuova legge sulla cittadinanza che cancelli l’odiosa differenza tra bambini che nascono e crescono in questo Paese e che devono essere sempre riconosciuti come italiani.
La cancellazione dei decreti Salvini, il superamento della Bossi-Fini, il potenziamento dell’accoglienza diffusa, il rilancio di SPRAR, un grande piano nazionale per la piena integrazione, il sostegno al soccorso in mare, la nuova gestione dei flussi contro qualsiasi illegalità, l’annullamento del memorandum con la Libia in cui la situazione non garantisce il rispetto diritti fondamentali e la cancellazione di quella autentica vergogna costituita dai campi di detenzione: tutto ciò deve e può essere il cuore di una nuova pagina da scrivere immediatamente attraverso il nostro Paese.
Un Paese che, ovviamente, non va lasciato solo.
Anche per questo è sempre più necessario che in sede europea si approvi davvero la riforma di “Dublino” e vinca la logica della comune responsabilità nella gestione dei processi di accoglienza e non quella della continua deresponsabilizzazione che aiuta i trafficanti e tratta i migranti come un nemico da respingere.