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PEQUOD, 2005

Dopo i lampi vengono gli abeti

"Ho tutti gli anni del mondo... Compiuti di colpo e insieme... colpiti di colpo e insieme". Ecco un esordio narrativo finalmente fulmineo, finalmente scatenato, finalmente disinibito. La confessione che il detenuto Riccardo Filippucci, detto Jason, fa alla psicologa Pinardi prima del suo ennesimo processo d'accusa rivela la mente di un uomo costretto a scavare nei meandri della propria memoria in un estenuante corpo a corpo tra i ricordi immersi nella coscienza costringendolo a un'unica via d'uscita: la morte imposta a chi non riesce più a trovare le fila di un'anima persa alla ricerca di una verità inesistente. Dopo i lampi vengono gli abeti è un romanzo di iniziazione in un'epoca che manifesta i sintomi tragici della Fame chimica, è la voce di un protagonista che racconta tutte le possibili voci del mondo, è una detection story alla rovescia che contamina La 25ma ora e I soliti sospetti, Stand by me e Drugstore cowboy secondo lo stile delle confessioni criminali di un mondo complesso e stratificato, è una scrittura che corrobora le più perverse e vitali fantasie. Branchi umani e gorghi emotivi, intrighi e avventure fantasy, un umorismo che strappa i cieli con forza e senso panico della natura, sono la strumentazione per emettere con forza l'urlo soffocato di una generazione che non è per nulla perduta, come tanta narrativa italiana ha sostenuto e continua a sostenere, è una storia di storie dove carcere, famiglia, lavoro, amore, sesso, morte lottano per appropriarsi dei nostri riconoscimenti, è un diario scomodo e impenitente. Ci rappresenta tutti! Chiunque si riconoscerà in quest'agonismo furioso che Pierfrancesco Majorino è riuscito a comprimere nelle pagine stellari che avete in mano.

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